Sogni castigati paiono districarsi da lacci immaginari colorandosi di tonalità calde e solari. Gemme incastonate, oro, broccati preziosi, catturano lo sguardo. Figure si svelano ed emergono da un fondo ideale, costellato di mandala, cerchi simbolici, mai uguali a sé stessi, gioiosamente rinnovati o recuperati da antiche matrici arabeggianti che Diana riconosce essere sue. Fregi, anelli concentrici, spirali, fiori, lettere d’un alfabeto personale creano pensieri che conducono su sentieri astratti, senza spazio né tempo e sanno incantare. (Rosa Noci)
ARABESQUES